domenica 8 ottobre 2017

IRONMAN 2017

Cervia 23 Settembre 2017
La sveglia è puntata alle 4:45.
Neanche troppo presto a dir la verità rispetto ad altre volte, ma tra i vantaggi di scegliere un ironman a settembre c'è anche l'ora della partenza più "sobria".
Ho dormito bene e sono riposato, ho avuto difficoltà più in settimana a prendere sonno che questa notte.
La colazione dell'albergo purtroppo non offre molto, quindi scelgo il tristissimo riso che mi sono preparato..ma si rileverà la scelta giusta.
Apro una parentesi sull'alimentazione..che tanto incuriosisce e tanto mistero nasconde..
la settimana dell'ironman ormai è protocollata!
prevedo uno scarico di carboidrati per i primi 3 giorni della settimana con un tentativo di zero carbo al terzo giorno (si salvi chi può!!) per poi riprendere gradualmente con l'assunzione di carboidrati fino ad arrivare al tanto atteso carbo load!!
i 2 giorni prima della gara sono una vera e propria scorpacciata..di riso in bianco..arrivo a mangiarne fino ad 1 kg al giorno. Sembrerà eccessivo ma provato su 2 gare e su entrambe non ho percepito un cedimento dovuto a mancanza di energia!
alle 6:00 esco per andare a sistemare la bici in zona cambio..
anche qui ho preparato in anticipo la "schiscia" con 2 barrette Vitargo tagliate a metà da mettere davanti al porta gel + 3 panini hand made con prosciutto, formaggio e uvetta e altre 2 barrette Vitargo "di sicurezzza" aperte e custodite nel comodissimo porta oggetti posteriore . Il corredo termina con una borraccia anteriore con acqua e 2 borracce posteriori con un carboidrato a lento rilascio .
la bici è pronta!!
solo da un paio di mesi che ho questa bici nuova ma ammetto che il feeling è scattato fin dalle prime pedalate.
Se fino ad' ora è filato tutto liscio , un brivido mi corre lungo la schiena quando mi accorgo di aver lasciato il garmin da bici in camera.
Niente paura!! anche qui lo scrupolo del triatleta di scegliere un albergo vicino alla zona cambio premierà anche i più distratti.
Approfitto per andare nuovamente in bagno, come detto più volte , partire con i serbatoi pieni è importantissimo, ma ancor di più è partire con la pancia sgombra..
ci siamo..doccia calda (anche questo ormai è una ritualità , non che sia particolarmente scaramantico , però mi accorgo che involontariamente compio gli stessi gesti, e trascorrere qualche minuto sotto l'acqua calda e ripetere ogni volta, "prima o poi il momento della doccia tornerà" sembra darmi sicurezza e tranquillità)
Indosso la muta e scendo per raggiugere la spiaggia dove si partirà.

Il sole sta sorgendo dal mare, l'acqua sembra una piscina,  tutto ora è pronto..per la giornata più lunga.
Ultimo bacio a Sara ed ai miei genitori e mi ingriglio..
Il rolling start ci divide in base alle nostre previsioni di tempo sul nuoto, non seguo strategie particolari e decido di entrare nella griglia 1h e 1h10', penso di stare tranquillamente in questa fascia.
Nell'attesa ho la possibilità di vedere la partenza dei Pro che è sempre un emozione...l'adrenalina ora sale!!

la fila lenta della griglia comincia a camminare per raggiungere l'ultima transenna che ci separa dalla corsa sulla spiaggia  prima di buttarsi in mare per cominciare a sbracciare..
ho gli occhialini, indosso la cuffia in testa e penso solamente a fare quello che mi diverte..nuoterò , pedalerò e correrò


    
       
  
Start!!

Corro sul bagnasciuga , corro dentro l'acqua , la bassa marea permette di arrivare fino ad un centinaio di metri dalla riva e finalmente mi tuffo...
ottime sensazioni , mai in affanno e sempre con qualche gruppetto , quando decido di forzare filo via e sono padrone della frazione.
uscita dall'acqua all'australiana , sento le urla di Sara e la saluto, sono lucidissimo e mi butto per gli ultimi 1300 metri dei 3800 totali.


Ora sono ancora più veloce e la seconda parte del nuoto è uno scherzo...esco dall'acqua e stoppo il tempo a 60' ...le buone sensazioni vissute più una lunghezza forse troppo "onesta" permettono un buonissimo tempo.



La transizione è come immaginavamo..lunghissima.
Circa 1 km per togliersi la muta , vestirsi da ciclista e inforcare la bike...ma ora si parte!

La frazione Bike

Qualche settimana fa ho avuto la possibilità di testare gran parte del percorso (grazie Filo), confermando quanto veniva raccontato, il percorso sarà velocissimo.
ma può essere proprio la velocità che potrà giocare brutti scherzi,
per questo ho colto al volo il suggerimento di non guardarla.
Da quest'anno ho introdotto nell'allenamento bici il parametro dei watt.
Ho sempre preferito la parte scientifica alle sensazioni o meglio , quando ho iniziato a conoscere il mio corpo ho preferito affidarmi alla scientificità dei numeri piuttosto che alle sensazioni che il corpo può dare.
Lo stesso approccio che ho avuto nel nuoto , continuando a curare la tecnica piuttosto che la forza o nel run dove inserendo l'ausilio di un metronomo (tanto odiato da chi corre accanto) sono riuscito a raggiungere  un'efficienza di corsa prossima alla tanto decantata frequenza di 180 Passi al Minuto che mi ha aiutato nella maratona finale.
Garmin sempre sotto controllo con il monitoraggio continuo dei watt e via a spingere.
La bici non è stata affatto noiosa.
Appena partito il timer ho rispettato la mia tabella alimentare.
al 15' minuto prendevo la borraccia posteriore per il carbo long
al 30' minuto prendevo la mezza barretta o panino posteriore + sorso d'acqua
and repeat 
così per quei maledetti 180+ 3km... eh si perchè come se non bastassero avevano già preventivato che si sarebbe superato il cartello dei 180 per poi continuare altri 3 km fino alla fine.
Mi diverto moltissimo, non che il percorso permetta grandi strategie, ma vivo l'intera frazione sempre in tiro, con un occhio continuo al gruppo di persone con cui mi alterno , cercando di rispettare le regole del no draft.
Le regole...ci sono e vanno rispettate, ma rimane il fatto che nessuno è disposto a frenare per evitare la scia ... e in alcune occasioni capita di rimanere imbottigliato...e stavolta è capitato a me.
Durante un passaggio sull'e45 mi trovo sotto la distanza di sicurezza con chi mi precede e mi prendo il mio cartellino blu, cerco spiegazioni al giudice che è poco chiaro e disponibile nelle motivazioni.
dopo un primo momento di sconforto misto incazzatura, mi rassereno e riprendo la lucidità della gara e mi fermo al penalty box.
quando riparto dopo 5' di sosta non ho nessuna intenzione di cuocermi per recuperare il gap , ma già so dove recuperarli.

questo parte del racconto è VM18anni.
Nella seconda discesa di Bertinoro sono al 135 km , ormai sono passate molte ore dalla partenza e il piano d'idratazione è stato seguito alla lettera, pertanto è da un pò che ho dei stimoli....beh ora non avevo mica tempo da perdere..quindi?
borraccia d'acqua sul pantaloncino e via in discesa ..pshhhhhh
ok, possiamo riprendere i bambini ;)


la frazione bike è quasi finita...
gli ultimi 10\15 km saranno i più duri con un brezza marina alzata che ci frena nel lungo tratto di ritorno, ma ora la testa è già sulla Maratona.

La frazione Run

Lascio la bici sulla rastrelliera e arrivo alla zona cambio correndo.
E' stranissimo quanto sia bello correre dopo 183 km di bici, faccio il primo check gambe e sembra tutto ok.
La transizione è veloce ma accurata, cambio i calzini , metto la vasellina tra le dita infilo le scarpe , prendo la bustina dei gel ,cappello in testa e via!
si parte per i 42,195 km finali.
Anche qui non si sperimenta nulla , il passo da impostare è 5'10\5'20 fino a che morte non ci separi.
L’ironman è una gara da condurre con estrema lucidità con moltissime variabili che possono compromettere il risultato finale.
 Non rispettare il piano alimentare che si è provato e riprovato durante gli allenamenti ,  andare oltre il tuo passo stabilito sulla bici, così come partire sulla maratona con un passo più veloce del previsto, può in qualsiasi momento far saltare il banco.
E saltare in un ironman significa inesorabilmente aumentare il supplizio fino ad arrivare a 12\13 o chissà quante ore di sofferenza.
Fino ad ora sono rimasto “sul pezzo”, inizio a correre e appena davanti a me ho 2 punti di riferimento che possono “farmi saltare”
Per quanto la gara lunga va impostata solo come una sfida con se stessi , mi conosco troppo bene e avere persone che conosco davanti a me , può portarmi a tenere il loro passo e rischiare troppo.
Decido per la pazienza, imposto il passo che avevo preventivato e continuo sulla mia strada..tuttavia i 2 anche se partiti più forte sono a vista d’occhio!
La maratona dell’ironman è un mix di emozioni..
Sai che ormai tutte le sfortune che potevano impedirti di terminare la gara (forature , guasti meccanici..) sono archiviate, quindi anche strusciando a terra il traguardo si può raggiungere...
Scopri quanto è facile correre i primi 10\15 km rallentando anche la tua voglia di andare...
Pensi, ma si oggi è la giornata giusta, vedrai che non mi fermerà nulla..
Ma come qualcuno più esperto racconta, l’Ironman inizia al 25km!
Il percorso run si snoda tra Cervia e Milano marittima facendo 4 giri, ogni tot ci sono  cartelli che ti mostrano la distanza percorsa su ogni giro, quindi puoi trovare il cartello con scritto tipo
Lap1 9 km
Lap 2 16km
Lap 3 23km
Lap 4 30 km
Tutti lì belli incolonnati i tuoi sogni che ti proiettano ai prossimi giri, come se guardarli bastasse per stare già li , magari al 30 esimo km.
In testa ho il 25, sapendo che da lì posso soffrire..
E dopo un pò arriva...
È già qualche kilometro che sto tamponando qualche scricchiolio, ho il mio dolore alla coscia sinistra che ormai come un fedele amico mi accompagna che inizia a premere abbastanza.
Durante un ristoro trovo del ghiaccio , fino a quel momento assente ingiustificato, in realtà non ero mai riuscito a trovarlo prima tra le distese dei tavoli.
Con il ghiaccio nei pantaloncini riesco ad anestetizzare il dolore e riprendere a correre.. ma i km avanzano e ormai anche i punti di riferimento sono usciti dal mio campo visivo..
Sara da bordo strada mi incita continuamente , mi racconta tutti gli sfottò e incitamenti che i ragazzi della squadra scrivono in chat..
Sostengo sempre che il tifo da casa con qualcuno che segue e passa un pò di tempo pensando alla tua gara è sempre un grande stimolo.
Nel preciso momento in cui combatto i mostri della mente e affronto i dolori camminando arriva la svolta della gara.
Da dietro mi piomba Stefano che mi incita!
Cazzo è dietro! Ho pensato all’istante..
Mi sono fatto forza e ho ripreso a correre..
Ora non c’è bisogno di raccontare tutte le sfide che nel tempo ci hanno regalato emozioni, e anche stavolta è battaglia.
A differenza del passato ora sembra più una scena della guerra fredda tra Usa e Russia 😆😆 ma è bastata come scintilla per riaccendere il motore.
In prossimità del bivio per il  4° ed ultimo  o dritti verso la finish line ho avuto anche il pensiero che lui andasse verso il traguardo , devo ricoscere di essere stato veramente frastornato in quel momento per pensare che lui avesse un giro in più..fino a quando le urla di una sua tifosa mi hanno fatto capire che anche lui aveva girato per l'ultimissimo giro.
Quando si dice che la mente va oltre ciò che il corpo può permettersi??
Ne ho avuto la testimonianza.
Da quel momento ho ripreso a correre con un bel passo e stavo talmente bene che ho affrontato i ristori degli ultimi 10 km senza mai camminare..

Saluto per l’ultima volta Sara sul percorso dandole l'appuntamento  sul traguardo , ormai manca solo il tappetto .
Per quanto durante le ore trascorse in allenamento mesi prima o durante la maratona dell’IM il pensiero alla finish line è sempre ricorrente..mi prometto ogni volta di godermi quegli ultimi 20, 10 metri,e  di assaporare tutte le vibrazioni che arrivano , le urla della folla stipata dietro le transenne o la fatidica frase GIORGIO YOU ARE AN IRONMAN   ma sono talmente stordito dal richiamo di quel traguardo davanti a me che non posso fare altro che aprire le braccia e piangere.





       
      
  

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